giovedì 29 novembre 2012

Napoli è come una stupenda ragazza fidanzata


"Napoli è come una stupenda ragazza, ma fidanzata fin da piccola con un tizio più ricco, ma parecchio più ricco, di te: tu comunque ci provi, ci riesci, per molto tempo ci stai pure, anche perché la cosa ti rende bucchinaro agli occhi dei tuoi amici, ma quando pretendi di più ti fa male. Sai che meriti di più.
Se non ti metti con saaanta pazienza a importi, a cercare di cambiare le cose, a non accontentarti della scappatella fugace, Napoli, per quanto tu possa amarla, non lascerà mai il ragazzo con cui sta.
E ti sarà difficile: il tipo con cui sta è troppo ricco. Hai voglia di fare il simpatico.
Ed è molto più facile che tu, alla fine, ti sposi con Trieste.”

Questo è quello che ho detto a un mio collega qualche giorno fa, all’uscita della notizia che Napoli è al penultimo posto nella listona delle città più vivibili d’Italia. E a tutto il putiferio che ha scatenato.
All’ultimo posto ci sarà il Primo Girone del Settimo Cerchio dell’Inferno, credo.
Ah-ah. Battutona.
E’ che scrivo fesserie perché non riesco a dormire con tutto questo vento. Vola di tutto, qua fuori. E si prospetta un’altra nottata infame.
Perché poi penso a domani che devo scendere a Napoli e che se stanotte piove, nel migliore dei casi, farò tardi.
Nel peggiore, farò tardi e me ne tornerò a casa senza aver concluso nulla, combinato come un biscotto di Castellammare post zuppa di latte.
Sì, devo scendere, perché noi della provincia diciamo così. Sì, io abito in provincia. E mi sta bene. Non mi lamento.
Mi lamento però di quelli che difendono a spada tratta Napoli senza viverne il male. Lo fanno da lontano, distaccati con amorevole malinconia.
E’ bello guardare da Sant’Antonio a Posillipo il porto, appoggiato alla ringhiera, sorridendo al pensiero che in mezzo alle chiome degli alberi al di sotto dell’enorme balconata ci siano innumerevoli orecchini, cellulari e occhiali da sole caduti da sopra a basso. Poi però quando ci vai, al porto, ti ammacchi il cellulare nelle mutande e chiudi orecchini e occhiali da sole nella borsa delle tua ragazza che deve tenere stretta quando passano gli zingari con le rose e quelli che camminano strano con la Peroni in mano - e ci passi solo perché devi andare a recuperare l'auto, sennò fossi cazzo di passare fuori al lungomare di sera tardi, eh?
Non mi dilungo oltre, avrei paura di essere frainteso. Parlare di Napoli è come fare chirurgia: molti pensano che sei semplicemente un macellaio sadico, senza sapere che lo stai facendo per lei e lo fai con passione (nel senso più ampio del termine). E io ci tengo a sottolineare i miei anni di sofferta gavetta.
Ma racchiude il mio pensiero tutto quello che trovate nel seguente post di Raffaella Ferré:
http://www.santaprecaria.com/blog/2012/11/la-qualita-della-vita-chiama-napoli-mette-occupato/
Però, diciamolo, Napoli non sarà il Primo Girone, ma non è giusto nemmeno vivere nel Secondo.
E per favore, non facciamo come quelli che stanno nella Sesta Bolgia dell’Ottavo Cerchio, eh.
(Dante si starà sputando in faccia per la collera).

A. L.

PS:
“E tu, ti sposi con Trieste?”
“Sono ancora innamorato. Un giorno forse riuscirò a farla lasciare e a mettersi con me. Ci sto provando con ogni mezzo, ti assicuro, e lo so che è tosta"
"E se non dovesse succedere?"
"Se non dovesse succedere? Beh, sarò troppo vecchio per innamorarmi un’altra volta”.

venerdì 28 settembre 2012

Il Filetto Day

Oggi per chi non lo sapesse è il "Fila Day":c'è chi farà la fila per comprare l'i-phone 5.0 e chi come me per pagare le tasse universitaria.In entrambi i casi siamo stati "presi per il culo",almeno io ho risparmiato circa 400 euro al momento.
Silvia C.

Questo è lo stato che ho letto su fb più nella norma (sobrio, si direbbe in questi giorni di crisi) che io abbia potuto scorgere in questi giorni.
Perché c'è chi pubblica le foto accostate di coloro i quali sono in fila fuori al parlamento spagnolo per accaparrarsi i primi culi politici da calciare e della fila chilometrica fuori al centro Campania per accaparrarsi il primo iPhone 5. Tutto contornato dalla scritta "gli italiani sono i soliti" ecc ecc.
Io sono sottosotto buono, solitamente solo per gli organismi microscopici, meno spesso per gli aggregati cellulari aventi facoltà intelligibili.


Ma per questa volta,
voglio pensare in positivo, voglio pensare che quelli in fila fuori da Euronics:
. guadagnino 2000 euro al mese netti
. abbiano speso due giorni di ferie per potere stare lì
. siano estremamente appassionati di Apple
. (punto cruciale) abbiano la NECESSITA' di acquistare l'iPhone.
A voi che ve ne fotte se c'è gente che si fa fotografare ultraestasiata nel mostrare il nuovo acquisto dopo giorni di coda? Loro possono, voi no.
Voglio pensare in positivo, voglio pensare che quelle persone si fanno passare per il cazzo se il governo aumenta le tasse, se il vicino di casa si è buttato dal balcone perché dopo un mutuo centennale gli hanno scoperto una discarica abusiva sotto al giardino di casa, se di sera quando chiude la metropolitana bisogna farsela a piedi inserendosi nell'ano il portafogli e l'orologio e sperare che il tossico che si incontra vuole solo picchiarvi e non incularvi.
A voi che ve ne fotte? Perché quelli si chiudono in casa con il nuovo iDevice e sfogliano, sfogliano, sfogliano, con il ditino sul display. Loro sono contenti così, voi no.

Se mettessero una tonnellata di fard in offertissima, tu che fai la truccatrice, non la faresti la fila?
Se svendessero a poco e niente roba di cancelleria all'ingrosso, tu che hai una cartoleria, non la faresti la fila?
Se tirassero i bucchini gratis per inaugurare la succursale del Club 21, tu che non chiavi da tre anni (e l'ultima pelle te la sei fatta con una tua ex tristissima), non la faresti la fila?

Non voglio fare controtendenza della controtendenza. Se avessi i soldi da buttare, per quello che faccio col pc, non acquisterei comunque un computer Apple. Se avessi tempo da buttare, imparerei a configurare quanto meglio possibile Linux, al limite Ubuntu. Quello sì, giusto perché come accendi il computer quello parte.
Figuriamoci un cellulare: fosse stato per me, sarei rimasto al 3310. Il resto dei cellulari o li ho vinti coi le Lune o me li hanno regalati.
Ma è anche vero che il mio pc è ultrapompato, perché quando lo uso deve essere impeccabile. Questa NON E' una necessità: ho speso soldi CHE POTEVO SPENDERE IN PIU' in quel momento e mi sono tolto uno sfizio.

Torniamo all'argomento "file per l'iPhone"? Perché mo aggia sfugà.
Sono sicuro che il 70% (perché sono buono, ricordatelo, altrimenti avrei detto 95%) degli avventori va a prendere umidità e calore perché l'iPhone si porta, perché pubblicheranno le foto che si fanno seduti sul cesso e modificate con Istagram per rendere la tazza il trono di Uomini e Donne, perché fondamentalmente non tengono un cazzo a cui pensare. E fanno bene, lo ribadisco.

PERO',
quanto è vero l'Universo che non ci ingloba tutti e non ci sputa direttamente nell'inferno (purtroppo),
se sento/leggo/vedo uno di questi che si lamenta perché non arriva a fine mese, che non paga l'assicurazione auto perché è troppo alta, che un amico gli ha chiesto una mano economica e loro lo hanno invitato simpaticamente ad andare a rubare - amico e buono -, gli vado a cacare dentro l'acquario e mi pulisco il culo con la tovaglia, il tutto mentre i genitori stanno a tavola.
In bocca ai loro migliori defunti e a coloro i quali suonano a essi le campane in segno di lutto.


@ Silvia
Di sicuro pagare le tasse universitarie, che sono di nuovo aumentate, è una presa per il culo, visto che io ho seguito decine di corsi o in piedi, o chiusi dentro al caldo, o addirittura all'esterno sotto la pioggia.
Ma preferisco risparmiare 400 euro per una cosa che, mi illudo di quello che sto per scrivere, prima o poi darà un senso agli sforzi che ho fatto.
Posso scrivere stronzate come questo post anche con il mio C3. Che, beninteso, è un signor telefonino e si mette in tasca smartphone, blackberry e blackcock. Afammocc.

mercoledì 19 settembre 2012

Dylan Dog - la morte puttana 'e mammeta

Avete mai letto i fumetti di Dylan Dog? Vi piace almeno qualche albo?
Avete mai visto il* film di Dylan Dog? Vi piace almeno qualche scena?

Se avete risposto di sì alla prima e di no alla seconda, guardatevi 'sto film:


...se è successo il contrario, cliccate QUI.

Non è un capolavoro, non è girato con le tecniche più avanzate, non è recitato alla grande. Ma è Dylan Dog. E questo, per quelli che possono capirmi, è già tutto. Non dico nient'altro: enjoy.

* il film che indico è "Dylan Dog: Dead of Night", pellicola in cui Dylan Dog ha solo il vestiario e il nome della creatura di Tiziano Sclavi.
Chiariamo subito che Dellamorte Dellamore NON FU il primo film su Dylan Dog. Francesco Dellamorte era un altro personaggio, interpretato da Rupert Everett, estremamente simile all'Indagatore dell'Incubo (Sclavi pensò proprio a tale attore durante la caratterizzazione dell'ex agente di Scotland Yard).
E, soprattutto, Dellamorte non è l' "embrione" di Dog. I due personaggi sono anche amici.
E, ancora, non c'è bisogno di consultare Wikipedia se davvero ti piace questo individuo di carta.

sabato 1 settembre 2012

La rivoluzione si fa in mutande davanti al pc

Stavo seguendo alcuni video di Byoblu, per meglio dire il profilo Youtube di Claudio Messora, giornalista freelance, indipendente. Volevo fare il punto della situazione sull'Euro, sull'inflazione, su come smettere di mangiare per risparmiare. Una delle poche fonti critiche.
Al di là del lavoro impeccabile del suddetto reporter, mi ha fatto un certo effetto leggere i commenti degli utenti, sotto ai video.
E' bello vedere come la stragrande maggioranza degli italiani è stufa e decisa. Ciò che mi fa schifo è:
- l'età di quelli che commentano: sono anni in cui si battono per la libertà, per cacciare Berlusconi, per un'Italia più equa. Perché sono informati tramite i post rivoluzionari dei propri amici su Facebook. E basta. Basta: niente giornali, ma manco i magazine on-line. So' cose da viecchi, dovreste capire che la nuova frontiera dell'informazione è sapere tutto in poche righe. Di cui, di conseguenza, si capiscono mazzi per cazzi.
- l'aggressività dell'intenzione: "riprendiamoci l'Italia!", "Fuori dalle palle 'sto governo tecnico!", e poi se gli proponi di scendere in piazza a dissentire ti rispondono che i cocomeri a Farmville potrebbero perùscere e pare brutto togliersi la canottiera per vestirsi, col caldo che fa.
- gli economisti da quattro soldi: c'è chi si lamenta delle tasse che aumentano, giusto perché il proprio padre a tavola jastemma a vari dèi sparsi per il mondo e se dovessero fare i conti col 740 penserebbero a una regola strana del poker on-line, boh.
- i cinquestellini (o grillini, a seconda del grado di ricchionosità): quest'anno si vota Grillo. No, per forza, Grillo tutta la vita. Non ho ben capito qual è il programma, in realtà non ho manco cliccato sul link per leggerne di più, ma mi sembra l'unica alternativa, di base. Tanto sono tutti uguali: Grillo propone il popolo, quello che grazie alla democrazia può decidere tutto. Qua non faccio nessuna battuta, doppiosenso o accenno: penso di aver detto tutto.

Bentornati dalle ferie: la fine del mondo non è mai stata così vicina. Almeno la fine dell'Italia. Ma, come direbbe il faraone: http://www.youtube.com/watch?v=5CzcOv5CsMA.
Finché non toccano a Cavani, hai voglia ad aprire le pacche finché non si spacca il perinèo.
Che ce ne fotte! Forza Nibiru!
...ehm, Napoli, volevo dire...

venerdì 27 luglio 2012

Ti spognerò perché

Ho sempre avuto ribrezzo per il matrimonio. L'ufficializzazione di qualcosa che spontaneamente nasce e allo stesso modo può essere portata avanti, anche per sempre, se ti estrai il cervelletto con una cannuccia e lo ingoi con una crosta di pane.
Ma è il giorno più bello per lei! - a lui non ci pensate manco per il cazzo, eh? Sapete, chiedere ogni tanto non vi farebbe male;
ma è utile per i figli che verranno! - figli? verranno? dove? CHI?;
ma i genitori sarebbero più tranquilli! - perché, dopo il fatidico 'sì' diventano illegali percosse, piogge dorate e cannibalismo?;
ma, oh, vuoi mettere dire 'questa è la mia ragazza' a quarantanni con 'questa è mia moglie'? - tua? E' un matrimonio o un passaggio di proprietà? Tua non è nemmeno la pelle che ti avvolge, caro. E a venti, come a quaranta e persino a sessanta anni non dovresti nemmeno lontanamente pensare di stare con una persona soltanto per il gusto di presentarla agli amici che, stai sicuro, te lo posso garantire, se ne passano per il cazzo di sapere se quella che ti chiavi, quando un giorno troverà un bel negrone, ti lascerà in pace o ti lascerà in mutande.

Ma... ci sono dei momenti in cui ti rimangi tutto. Sì, anche a costo di fare la figura di quello che ha la fila in mezzo previo appoggio di grandi labbra al centro del capo.
Io: "Pronto? Chi è?".
Lei: "Sono il mostro di Lavigno, sono il mostro più ciuccigno".
Ed è lì che ho compreso che l'idea di matrimonio, in fondo in fondo, non è poi così male.
Come si fa a non amare una donna che ha tra le cartelle del suo iPod "Gianfranco Marziano - racconti"?

E poi tiene la casa di proprietà.

lunedì 23 luglio 2012

Retro-gaming con la ruspa meccanica!

Uno degli impazziti che avevano ideato questo gioco sprintoso e difficile come inserire una bottiglia di Crystal in un frigo pieno (pensavate che dicessi "ano"? Beh, ora l'ho detto) ha ben deciso di creare, sempre in linguaggio Java, uno spensierato ed educativo giochillo.
Isaac e la mamma. Entrambi si vogliono bene. Ma la mamma sente la voce di Dio che gli intima di a) togliere i giochi al figlio, b) rinchiuderlo in camera sua, c) di ucciderlo.
Isaac, che intanto si è pisciato sotto ma non per la contentezza, apre una botola in camera sua e si fionda nell'oscurità per scansare la mano di Dio sottoforma di madre.
Ed è qui che inizia il gioco. Isaac dovrà destreggiarsi in un dedalo di stanze dannate randomiche, cioè che si creano ogni volta diversamente, affrontando non-morti, mosche, tumori, pile di feci, cervelli striscianti, teste volanti & corpi senza testa e altri razionali figuri.
Avrà da farsi valere lanciando le sue lacrime che gli sgorgheranno copiosamente dai suoi spaventati occhi, ma non solo: potrà, con l'aiuto di una gruccia di metallo conficcata nella fronte, aumentare il range dei suoi colpi, o versare a terra un bicchiere di limone per tenere alla larga i fetenti (tutti oggetti che, come le stanze, a centinaia cambieranno nel corso dell'avventura nel sottoscala più infestato di sempre).
Solo così potrà affrontare la mamma, che da una porta farà sbucare il suo occhio malefico, da un'altra una mano tanto grassa quanto pericolosa e dal cielo un tacco dodici indossato da una gamba rugosa e flaccida.

Ecco, ci avete capito qualcosa? No?
Ma questo è The Binding Of Isaac, smanettoni di Modern Warfare 2000 che tenete il pad in mano solo perché si porta che non siete altro!

Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=27Le3kOOFQk
Gameplay: http://www.youtube.com/watch?v=BiZ6mMlOF7c

Ed è uscito anche Wrath of the Lamb, un'espansione, visto che già il gioco da solo non aveva scassato i neuroni abbastanza.

NOTA: NON SI PUO' SALVARE! Ahhh, ben tornato, vecchio e solido gameplay! ... ehm, hai portato con te anche la signora frustrazione? Eee... accomodatevi pure.

PS: costa quanto uno sgonfiotto fatto da "Coca-cola", il transessuale con il labbro leporino più famoso d'Europa. Quindi, una sera vi fate un self-made-in màn e vi potete distruggere quel poco di vita sociale che vi rimane in questa chicca videoludica.

giovedì 21 giugno 2012

Il profondo erotismo delle lavandaie moderne

- da un post di Amlo su FB ("Le scrittrici erotiche femmine; l'estremo avamposto della cretinaggine totale.") -

Faccio il résumé veloceveloce.
Lei vuole lui [che se la chiava e basta, va bene così] e lo vorrebbe tutto per sé, anzi no, perché il proibito rende tutto più duraturo e poi la passione con la quotidianeità tenderebbe ad assottigliarsi [non sia mai].
Lui è bello come il sole e atletico [anche se nella realtà ten'a panz'e bbirra che s'appoja 'ngopp'o friariell].
E poi, il clou: nel mentre dell'atto amoroso erotico-sentimentale, tra le candele, i petali di rosa e la lingerie pizzomerlettata [dei quali lui ha definito a stento l'ano dalla vagina, tanto], la mente di lei galoppa su arcobaleni di sogni infranti o mai avuti, si plasma in istantanee di panorami fantasy-bucolici, si affaccia su [...30 pagine prima che lui allucchi come un puorco allo scanno e la imbottisca come i peperoni con la carne macinata e i chiapparielli].
Il finale? "resterai sempre mio [nonostante siano passati 4 anni dall'ultima chiamata che ti ha fatto per chiederti a) se stavi nei pressi b) se facevi ancora i chinotti a labbra strette]"; "abbraccio mio marito, e nei suoi occhi vedo i tuoi" [ = e chi 'o lasci'a stu curnut? Tu nun tien 'na fetent'e lira!]; "il destino, ahimé, ti ha voluto lontano dalle mie labbra [perché una volta finito il Villaggio a Rossano Calabro - dove, tempo 4 ore, hai provato i piaceri dell'anal - lui se n'è tornato dalle parti sue e il ricordo di te gli ritornerà festoso in mente durante una birra con gli amici in cui declamerà a gran voce quanto sei stata zoccola. Alla salute].

Ecco, questo è il tipico romanzo erotico scritto dalle donne in carriera di oggigiorno moderne e all'avanguardia.
Poi scendono dal pulpito, si spengono i microfoni e le vedi indossare nuovamente il mantesìno.
Ma, oh, per vendere centinaia di migliaia di copie ci deve essere un perché. Se togliamo la pubblicità martellante, se togliamo il fatto che i Libri vengono nascosti dalle piramidi delle ultime uscite sprintose e kontrokorrente (in Italia una donna che scrive di come è stata spruzzata per cuollo fa ancora intostare le masse, che credete?), se togliamo che pure a noi piace leggere banalità condivisibili e neutrali piuttosto che mazzate dolorose che possono aiutarti a ragionare, ue: ci deve essere un perché.
Prometto che appena finisco l'ultimo di Melissa lo vado a cercare, perché proprio non riesco a trovarlo, al momento.

domenica 27 maggio 2012

Appoggio alla kultura, madaffacca!

Stamani per tenere ampia la lunghezza d'onda e bassissima la frequenza con la quale viaggia il cervello, mi sono dato a Facebook. Solitamente osservo compiaciuto come la gente ama farsi considerare profonda pubblicando frasi di libri di Coelho che non ha mai letto davvero o supersimpaticissima condividendo i cosiddetti meme che fanno riderissimo. Sono quelle cose che ti fanno venire voglia di studiare Diritto Penale pure di 15 agosto alle ore 12 pure se l'università l'hai finita da dieci anni.
Poi, il dramma. Un post che parte sensato che si tramuta in serioso. Io, che sono una capèra, mi intrufolo per saperne di più e...
Esiste un film, del 2009, dal nome "Smile". Tale film è stato 'appoggiato' (non so se è stato quindi finanziato, quindi diciamo solo che è stata sottolieata soltanto la beltade) dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Cazzarola, mi dico, è capace che qua siamo in odore di capolavoro partorito dalla mente allenatissima di un regista con la barba fino al pene e io, povero stronzone, non ne ho mai sentito parlare. Oh, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, mica cazzi per il culo di tutti!
No. No, v'o ggiur. Non è così.
Vi allego il collegamento all'articolo su Wikipedia... anzi, no, digitatevelo voi, anche se "Marò, mi sfastereo" manco dovete alzare il cemento armato con le nude mani.
Il regista è Francesco Gasperoni. Peccherò di presunzione, ma non ne ho idea di chi sia. Però sarà un guru della regia, my bad se non so di chi si stia discorrendo. Bocca mia taci, non son degno di te.
No. No, v'o sto giurann. Non è così.
L'individuo ha come opera prima tale pellicola. Ergo, primo film fatto è proprio Smile. Ma io so' strunzo, non posso parlare di un film che non ho visto e che, oh - lo dice il Ministero! -, è di sicuro un capolavoro.
No. No, v'o torn'a giurà. Non è così.
Cercatene il trailer sul Tubo, se volete. Se avete mangiato leggero fittatelo (AHAHAH!!! Ehm, scusate...) e gustatevelo tutto.
Voglio essere buono: trama scontata. Basta, mi fermo qui.
Ma dai, sono l'unico a non aver capito che c'è un messaggio nascosto nell'intreccio idionisiaco della cultura underground della voglia della new generation di evadere con veemenza dal...
No. No, allò dico bucie? Non è così.
Cercando su alcuni dei siti di recensione film, da IMDb a MyMovies, da quelli di parte agli indipendenti, mi rendo conto che non sono l'unico a vedere tale lavoro come banale.
E allora forse non ho letto bene, non è il Ministero dei Beni e dei Mali ad avere 'appoggiato' questa fatica.
No. No, so' sicuro. Non è così.
Non è il Ministero ad averlo appoggiato. O almeno, non da solo, se si considera anche la Regione Lazio e Arte e Mestieri, che non so che c'azzecca con il film sopracitato.

E allò, scusate, come è possibile che un esordiente presenti un lavoro oggettivamente scontato e ricavi da Autorità Alte l''appoggio'?
Mi è stato detto che è così quando conosci certa gente.
Ok, ci sta, siamo umani e in qualità di esserlo facciamo veramente schifo.
Però, dico io, se devo 'appoggiare' il tizio X, devo almeno essere sicuro che la sufficienza egli la raggiunga. Sinò, 'a figur'e mmerd la faccia prima io, che lo 'appoggio'.
Tutto ciò forse farà parte di un Disegno Divino più ampio, che io povero stolto non ho l'onore di comprendere appieno.
Però poi non lamentiamoci se a una città scarubata dal terramoto non arriva l' 'appoggio' perché già assegnato a Saturno Contro che, oh, parla dell'abbandono e dell'accettazione di esso, mica di pesci nella patana!

NOTA: il film descritto è solo un esempio che è venuto in mente durante la discussione su FB. Degno di gogna è anche Italians, per esempio. Ma ce ne sarebbero un'infinità.
E non è la banalità della storia in sé. Io scrivo di cose di cui Poe c'ha fatto 'nu bucchino e King continua a propinarci nel territorio del Maine. Ma ciò non vuol dire che vado con la faccia tosta a chiedere l' 'appoggio'.
Mi dovete spiegare cosa ha di interesse culturale un film che parla di una macchina Polaroid dannata? E io sono uno che va a dormire nei castelli infestati dai fantasmi con la speranza di vederne uno e morire felice.
Ci ho visto più significato in The Ring, quello americano, nella scena in cui si inquadrano le varie stanze del palazzo di rimpetto nelle quali ogni abitante, qualsiasi cosa stia facendo, è assorbito dalla presenza della televisione. Quindi, futuri grandi registi che avete all'attivo mezzo cortometraggio in cui si inquadra una banana fraceta per trenta minuti, se volete fare la figura dei bucchinari metteteci qualche scena che può evocare qualcosa.
No, quelle con le pucchiacche depilate non vanno bene. Quelle sono per il festival di Cannes (oh, la maggior parte dei film presentati tiene o uno che spinge da dietro di cui si vedono i peli del culo o una che va camminando per la casa a patana a l'aria).

sabato 19 maggio 2012

Finale di Coppa Italia sospesa

Domani sera la finale di Coppa Italia è rimandata, per rispetto alle vittime di Brindisi di stamattina (la ragazzina morta e le ferite gravi).
Scherzo, sciemi! Ma potevano mai sospendere l'Evento per una cacata simile?
Ma a noi che ce ne fotte, noi vogliamo vedere la sfida però con le finestre chiuse perché sennò entra la diossina, vogliamo vedere la passione nonostante, anche questo mese, la cassintegrazione non ha pagato il mensile, vogliamo vedere lo sport pure se ingrassiamo come maiali perché non ci viene in corpo di andare a fare due passi nel verde manco se ci sparano appresso.
Solo i coglioni hanno deciso di levare mano: per esempio la Notte dei Musei. E' logico, mica la Galleria di Arte Moderna di Palermo, aperta dagli inizi del '900, può eguagliare l'emozione di un tiro in porta da centrocampo? Che ci interessa se i più piccoli non potranno vivere l'avventura all'Idro dormendo nei sacchi a pelo (ma perché non crescono e si danno all'avventura di Campioni invece di perdere tempo?)? Ma non è meglio una Peroni gelata davanti al megaschermo a tutto volume effetto stadio che il vino del salento tra le pareti antiche del Muia?
Noi siamo italiani! Noi ci meritiamo il meglio!
Infatti ci deve venire una sciorda fulminante da farci sfrattare tutto quello che portiamo in corpo dallo sterno in giù. Altro che fiamme dell'Inferno. Quelle sono troppo poche anche per noi.

lunedì 7 maggio 2012

Il rapporto di coppia ai tempi della solitudine

Poi dici perché non mi voglio sposare. Mi giro intorno e c'è chi si lamenta dei soldi, che non ha, per affrontare matrimonio, mutuo e figli, che non vuole; quelli che litigano per ogni minima cosa, ma stanno insieme perché, oh, sono dieci anni che stiamo assieme, che fai li butti via? Mica ti sei reso conto troppo tardi che la persona con cui stai un giorno la ucciderai nel sonno o lascerai che il tuo fegato, irrancidito, ti scoppi in cuorpo?
Come direbbe il vecchio Grissom, "adoro il genere umano, è la gente che non sopporto", e a scopo puramente scientifico osservo, divertito e commosso, le gesta dei piccioncini piccini amorini che si piscerebbero in faccia se avessero l'apparato urinario montato in mano, a uso Super Liquidator.
Ho notato dei modi vivendi che nemmeno le iene ridens (che, ricordiamo, non formano coppie chiavando a come capita, mangiano tessuti putrescenti e ridono comunque, capito? Ridono!). Qui elencati, due saggi documentaristici di alta caratura psichiatrica:


- In amor vince chi fugge. Tanto la linea del via non si muove da là, hai voglia ad allontanarti. Capisc'a mme.

Soprattutto nelle donne, ma in pochi, rari e vergognosi casi per qualche maschietto, la cosa fondamentale è organizzarsi SEMPRE DOPO il proprio partner.
Personalmente ho i miei giorni da dedicare alla mia agrodolce metà, è naturale: quei giorni in cui ho più tempo, più voglia e più tranquillità. Il rapporto di coppia non deve essere un palliativo delle amicizie alla deriva. Anzi.
Anyway, lato femmineo: vedo uno strano entusiasmo nelle donnine che vogliono divertirsi solo con le proprie amiche, andare lontano lontano, stare fuori casa più e più giorni, con una determinazione che rasenta la cattiveria Molte volte sono quelle che alla frase "ma io devo studiare ché c'ho un esame/lavorare che c'ho da mangiare/atterrare mio zio che è morto" rispondono con "uaaa, ma che te ne fotte! Noi ci dobbiamo divertire!" e, con la delicatezza che le contraddistingue: "stai facendo una vita di merda, lo vuoi capire?", facendo sentire pure una merda la povera interlocutrice.
Poi vai a vedere nel profondo (= status di Facebook) e capisci che hanno litigato col proprio fidanzato. Per queste romanticissime, il modo per andargli in culo sarebbe questo. In capa a loro. Senza sapere che intanto il proprio partner maschio se ne strafotte.
Mondo maschio: capita altresì che chiami un amico: "oh, ce lo facciamo un poker?".
"Eh, non potrei, ma a che ora si farebbe? E chi c'è?". La frase standard facile da tradurre. Analisi del testo: "Eh", dispiaciuto. Ci voleva proprio un bel poker; il tempo condizionale del verbo "potere" sottolinea che non è detta l'ultima parola, ci sarebbe qualcosa (leggi qualcuna) che ne impedisce però la realizzazione; l'inclinazione a chiedere comunque di preciso l'ora dà adito a pensare che l'indaffarato stia scartabellando nell'agendina della sua mente per trovare un quando in cui incastrare il poker (solitamente, più tardi è meglio è, così da riaccompagnare la pulzella, dirle che si è stanchi e che ci si sente domani mattina al risveglio, e correre all'appuntamento di carte); infine, informarsi sul numero e sulla qualità dei partecipanti denota 1) una preoccupazione riguardo la eventuale figura di colui il quale sfoggia una riga in mezzo ai capelli dovuta all'appoggio della fessa sulla testa, 2) un'attenzione ancor più accanita del numero precedente perché, in effetti, con taluni soggetti il divertimento è assicurato e quando ti ricapita?
Perché tutto questo? Perché il dubbio è "mo se io esco, lei poi si organizza con le amiche ed è capace che trova un altro meglio di me, si scambiano i numeri di telefono, oddio! poi si sentiranno, Maronn! se l'avessa chiavà a chist? e io me teng'e corna?"
Totò, pienzece tu: http://www.youtube.com/watch?v=P4uXfWuU7tE. Chist so sciem, ma so sciem fort.
E, tra l'altro, a vuje ve piac'e ì cacherianne? E allò nun scassat'o cazz'all'ate.
Piccola aggiunta per le Penelope di questo mondo: guardate che il vostro lui comunque la "partitella a calcetto" se la va a fare, e con lo stesso nome chiama pure la birra tra amici e amiche, il puttan-tour sulla litoranea e i droga party negli scantinati dei vecchi amici. Perciò, non prendetela a male se poi scoprite che lui si è sempre divertito (alla faccia chiavica vostra, pure): inutile aspettare. Se la cosa tra voi può funzionare, nessuno aspetta nessuno. Non uccidete nessuno se con le vostre amiche andate a farvi un aperitivo. Vi suiciderete se non lo fate. Garantito. E vi starà pure bene, sorelle della fessa che non siete altro: Ulisse vi tiene fatte buono e meglio.


- Il ritorno dell'uomo-lupo. Spelato.

Gli individui a me più cari. Che ci devo fare, sono un amante dell'evergreen.
Non li vedi per secoli. Chiedi loro di vederti sotto casa con una Peroni in mano e senza spendere mille lire. Ti dicono di no. Che sono impegnati.
Sì, ma io parlo di 5 minuti per fare due chiacchiere contate.
No, no, già sto col pigiama.
Ua, ma sono le cinque del pomeriggio!
Eh, così mi faccio trovare già pronto.* [* significa che devono farsi trovare al telefono dalla propria ragazza. Il telefono FISSO, da cui non si scappa: o stai a casa o non ci sei, se non rispondi da lì; peggio ancora, se ne escono e se li chiami ti dicono "ehhh, un imprevisto" e sotto senti la voce della simpaticissima fidanzata che chiede di quale imprevisto si tratti, che stanno a cena a festeggiare il settimaniversario.]
Vabbè, tu ci perdi le speranze e alzi le spalle, provando [odio profondo se hai meno di 15 anni/enorme stima se superi i 15 anni] per la donna che grazie a un pezzo mancante del corpo è riuscita a rendere canide un maschio umano. Di quei cani tipo Has Fidanken, con la stessa verve e voglia di vivere stampata sul muso.
All'improvviso un boato, uno scoppio, un trillo di msn: "UEEE, VECCHIO DI MERDA! STAI SEMPRE A CASA BUTTATO A NON FARE NIENTE, EH? STASERA TRANSESSUALI E CIUCCI SCAPOCCHIANTI, NON CI SONO SCUSE, CI DEVI ESSERE SENNO' MI PIGLIO COLLERA!".
Tu controlli meglio l'avatar. Sì, è lui. Ma non ci credi.
"CAPITO? E POI, SENZA ANDARE A DORMIRE, SCALIAMO IL K2 IN MUTANDE 'MBRIACHI PERSI FINCHE' NON CI RACCOLGONO COL SECCHIO PER LAVARE PER TERRA! SIAMO GIA' A QUOTA 20 PERSONE!".
Tu che sei stronzo, perché una seconda chance la vuoi dare a tutti ma anche perché di lunedì sera manco le puttane stanno aperte, accetti l'evento.
Ora, possono succedere due cose:
SITUAZIONE A: la serata si prospetta pariantissima: siete in tre, in tutto. Il terzo tra l'altro tiene il pigiama sotto la tuta perché si cacava il cazzo di vestirsi (il terzo solitamente sono io, sono quello che si siede ai posti di dietro jastemmando a San Gaudioso); come musica assordante c'è lo sfrangersi delle onde sul lungomare di Pozzuoli/Salerno/Mergellina, ma lontano dai pub perché la birra da quelle parti costa - e si sparagna pure sul parcheggiatore abusivo - e soprattutto le parole dell'organizzatore che spaziano dal fare una merda in piazza pubblica la propria ex/riportare a galla ricordi che per fortuna erano stati seppelliti per bene/sparlaresparlaresparlare...; a mezzanotte già stai sul letto ma non riesci a prendere sonno perché la birra che hai preso faceva talmente schifo che ti è rimasta sullo stomaco, mmocc'a chillu strunz e mmerd che mi ha fatto scendere di casa. Meno male che tenevo già il pigiama sotto, pensi compiaciuto della tua zingaraggine.
SITUAZIONE B: questa, lo ammetto, è la situazione che mi ha fatto apprezzare le mille sfaccimmature dell'amicizia: quello che ha organizzato non si fa trovare all'appuntamento. Ti appende, come si dice da queste parti. Lo chiami sul cellulare, ti rifiuta la chiamata. Lo richiami, trovi il telefonino spento. Aspetti un'altra mezzora insieme agli altri che se ti è andata bene sono solo in due e sottosotto ti sta bene perché vi volete bene, se ti è andata male sono più persone che non conosci proprio, se ti è andata di merda sono persone che avresti voluto rivedere soltanto nella pagina degli annunci mortuari accanto alla scritta "morte violenta".
Chiami a casa, la mamma ti dice che è uscito ma non sapeva dove andava. A me le mamme dei miei amici che mi vogliono bene dicono tutto e si scopre che quella che lui aveva etichettato come ex-fidanzata che non avrebbe mai più visto altrimenti gli sarebbe caduto il pesce, ha preteso che lui l'andasse a prendere grazie al vittimismo sonico scagliato o peggio ancora la minaccia di andare a negri. Dopo un'ora decidi di chiamare lei per fartelo passare. "Cornuto, il pesce già se n'è caduto?"
"No, uagliù, è successa una tarantella..."
"Noi stiamo aspettandoti da un'ora. Ch'e fa, t'e menà?"
"Eh, uagliù, ma...".
Un consiglio: qui attaccate il telefono. Guardate in faccia gli altri sfessati che sono stati appesi e andatevi a fare una Bonne Esperance nel pub di fiducia. Vedete che la serata è di sicuro meglio di come si sarebbe prospettata.


Resoconto? Stiamo inguaiati. Ma inguaiati forte. Prima che mi venga fatto un bucchino, sia chiaro: ognuno la vita se la vive come vuole. Ma a parlare chiaro si fa bene. Sì, diplomazia, certo, come no, però che Maronna.
Mia nonna diceva sempre "nun te l'ha ritt'o mierico 'e t'a piglià".
E la nonna di Crescenzo diceva "tanto, semp'e zoccole se l'hanna magnà".
Due grandi donne del passato, insomma.

domenica 29 aprile 2012

Emma e te cac'int'o cazone.

Emma. Cantante che se non fosse stato per la società grandefratellista in cui viviamo avrebbe sicuramente coronato il suo sogno pulendo le scale del Superò.
Niente contro, per carità: il culo ognuno ha la scelta di tenerselo caro caro o farselo spaccare buono e meglio.
Non sto qui a sottolineare i suoi gorgheggi, perché per me la musica dopo il '95 si è bloccata e a singhiozzi, in prima marcia, prosegue. Un po' come me quando esco da lavoro la domenica sera, in mezzo al traffico di scimmie. Come stasera, d'altronde, quindi aggià sfugà, non vogliatemi male.
Quindi, sono il meno indicato a divenir giurato da ics facctòr.
Però, sia chiaro per tutte le pulzelle sentitesi tratte in causa - le suddette probabilmente sono graziose come una rettoscopia non richiesta: fatevi una ragione, lo squaglio è tutto vostro -, il confronto non regge. Per niente.
Belen. Capitemi, non sono Raul Bova (ho cercato un ideale per voi sciacquabicchieri che vi tirate i retilli su tal bellezza - per le più scrofe avrei detto Gabriel Garko) né ho gli stessi soldi, ma dal mio piccolo posso dirlo a piena voce: i bucchini non li sa tirare. Almeno da ciò che il 99% di noi esseri umani (pure le femmine) ha visto (il restante 1% vive ancora con l'Amstrad). Almeno qualche anno fa, poi non so se Fabrizio l'ha messa davanti a Youjizz categoria Blowjob e l'ha fatta spratichire. Appurato ciò.

Appurato ciò, "che c'azzecca cu' Fontana?".
Partendo dal minuto 3:40: http://www.youtube.com/watch?v=naBOnkXWYP0&feature=related.
C'azzecca sempre.

Che quello magari il muratore del 3000 che fa il ballerino in mezzo a uno studio televisivo spinto ai minimi storici riguardo organico, scenografia e costruzione, non avendo mai affondato come si deve in vita sua, facente parte del 99% di cui sopra, avrà pensato: "ma mo abbandono l'idea di farmi Nino D'Angelo con le zizze - piccole - e mi faccio vedere con una femmina vera che faccio pure la figura del chiavante".
Come dargli torto. Magari lo rivedremo davanti all'obiettivo del cellulare, spingendo da dietro la sua nuova fiamma, col pollice verso per gli amici Premium di Youporn.

giovedì 19 aprile 2012

Retro-gaming. Annanz-serying.

Per favore, staccate la corrente, fate saltare la centralina dell'Enel, appilate le centrali idroelettriche, spezzate le ali alle pale eoliche, dite sì al nucleare al prossimo referendum o semplicemente toglietemi le pile dalla tastiera.
Salvatemi da questo gioco esagerato! Difficile da pazzi, grafica retrò, 4 tasti al massimo... ma che vulit capì vuje, ca sit abituat a Farmville o a ve fa 'e pugnette 'ngopp'e fotografie r'e chiatte (category: Chubby, così vi facilito l'apprendimento).

Il gioco? Come direbbe il mito Amlo, " 'o titolo nun v'o dico, ve n'avita ì a fancul!".
Vabbuò, jà: vi lascio un link. Però senza che cercate per scaricarvelo gratis: possiate passare un guaio scuro scuro, di quelli indimenticabili e di cui ne parleranno i vostri nipoti più piccoli.
http://www.youtube.com/watch?v=snaionoxjos

Non basta il pollice opponibile per scattare foto decenti

Hai voj'e tené l'obiettivo macro da millemilamilioni di euro per fotografare i peli del culo di un afide; hai voj'e usà la luce sparaflesciata per rischiarire e ringiovanire le grinze di uno shar pei per farlo diventare un podenco canario; hai voj'e fa i giochi di fuoco per far risaltare gli stupendi e profondi occhi della tua fidanzata/tuo ragazzo (ma non per nascondere il fatto che per il resto dovrebbe farsi rifare daccapo dalla madre, nooo); hai voj'e t'accattà l'ultima Nikon che fa pure il caffè, il modello Polaroid ultrapompato che scatta col riconoscimento vocale, la Canon collegata tramite bluetooth - non sia mai stai cacando e ti viene voglia di stampare una foto;
se fai le fotografie una chiavica, diciamo che è venuto il momento di mettere l'annuncio su Subito.it "causa doppio regalo".

mercoledì 18 aprile 2012

Il viecchiemmerda Jack Burton

"Quando i fulmini lampeggiano, i tuoni rimbombano e la pioggia viene giù in gocce pesanti come piombo", pijass'a chi c'a fatt scennere pe senza nient e o cacass ngap.
Jack Burtòn.

dedicato a Jenny T.

Avviso agli utenti depressi di Facebook

Avviso urgente a tutti quelli che si chiagnono i morti su FB: andate in ferramenta con 10 euro in tasca, compratevi una corda bella robusta - vedete che il resto ve lo danno, non preoccupatevi.
Se non sapete cosa farne, su Youtube ci sono molte guide a riguardo.
Ridicoli.

Seratona tra amicissimi

Sto riprovando l'ebbrezza di organizzare una serata tramite internet.
Ahhh, è passata una dozzina di anni, ci sono cose che sono cambiate: da ICQ a Facebook, dagli amici del liceo a quelli dell'università/del lavoro, dalla birreria sotto casa al ristorante lontano.
Ma ci sono anche le cose più belle, quelle dure a morire: chi organizza appende sistematicamente; ognuno propone e nessuno è d'accordo; c'è chi vuole vedersi sul tardi ma poi non vuole fare tardi.
Ahhh, che bello: sarà un'altra serata in canottiera, pescimmano e birretta gelata dell'MD.

BURP, p'a faccia chiaveca vosta.