Stamani per tenere ampia la lunghezza d'onda e bassissima la frequenza
con la quale viaggia il cervello, mi sono dato a Facebook. Solitamente
osservo compiaciuto come la gente ama farsi considerare profonda
pubblicando frasi di libri di Coelho che non ha mai letto davvero o
supersimpaticissima condividendo i cosiddetti meme che fanno
riderissimo. Sono quelle cose che ti fanno venire voglia di studiare
Diritto Penale pure di 15 agosto alle ore 12 pure se l'università l'hai
finita da dieci anni.
Poi, il dramma. Un post che parte sensato che si tramuta in serioso. Io,
che sono una capèra, mi intrufolo per saperne di più e...
Esiste un film, del 2009, dal nome "Smile". Tale film è stato
'appoggiato' (non so se è stato quindi finanziato, quindi diciamo solo
che è stata sottolieata soltanto la beltade) dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali.
Cazzarola, mi dico, è capace che qua siamo in odore di capolavoro
partorito dalla mente allenatissima di un regista con la barba fino al
pene e io, povero stronzone, non ne ho mai sentito parlare. Oh, il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, mica cazzi per il culo di
tutti!
No. No, v'o ggiur. Non è così.
Vi allego il collegamento all'articolo su Wikipedia... anzi, no,
digitatevelo voi, anche se "Marò, mi sfastereo" manco dovete alzare il
cemento armato con le nude mani.
Il regista è Francesco Gasperoni. Peccherò di presunzione, ma non ne ho
idea di chi sia. Però sarà un guru della regia, my bad se non so di chi
si stia discorrendo. Bocca mia taci, non son degno di te.
No. No, v'o sto giurann. Non è così.
L'individuo ha come opera prima tale pellicola. Ergo, primo film fatto è
proprio Smile. Ma io so' strunzo, non posso parlare di un film che non
ho visto e che, oh - lo dice il Ministero! -, è di sicuro un capolavoro.
No. No, v'o torn'a giurà. Non è così.
Cercatene il trailer sul Tubo, se volete. Se avete mangiato leggero fittatelo (AHAHAH!!! Ehm, scusate...) e gustatevelo tutto.
Voglio essere buono: trama scontata. Basta, mi fermo qui.
Ma dai, sono l'unico a non aver capito che c'è un messaggio nascosto
nell'intreccio idionisiaco della cultura underground della voglia della
new generation di evadere con veemenza dal...
No. No, allò dico bucie? Non è così.
Cercando su alcuni dei siti di recensione film, da IMDb a MyMovies, da
quelli di parte agli indipendenti, mi rendo conto che non sono l'unico a
vedere tale lavoro come banale.
E allora forse non ho letto bene, non è il Ministero dei Beni e dei Mali ad avere 'appoggiato' questa fatica.
No. No, so' sicuro. Non è così.
Non è il Ministero ad averlo appoggiato. O almeno, non da solo, se si
considera anche la Regione Lazio e Arte e Mestieri, che non so che
c'azzecca con il film sopracitato.
E allò, scusate, come è possibile che un esordiente presenti un lavoro
oggettivamente scontato e ricavi da Autorità Alte l''appoggio'?
Mi è stato detto che è così quando conosci certa gente.
Ok, ci sta, siamo umani e in qualità di esserlo facciamo veramente schifo.
Però, dico io, se devo 'appoggiare' il tizio X, devo almeno essere
sicuro che la sufficienza egli la raggiunga. Sinò, 'a figur'e mmerd la
faccia prima io, che lo 'appoggio'.
Tutto ciò forse farà parte di un Disegno Divino più ampio, che io povero stolto non ho l'onore di comprendere appieno.
Però poi non lamentiamoci se a una città scarubata dal terramoto non
arriva l' 'appoggio' perché già assegnato a Saturno Contro che, oh,
parla dell'abbandono e dell'accettazione di esso, mica di pesci nella
patana!
NOTA: il film descritto è solo un esempio che è venuto in mente durante
la discussione su FB. Degno di gogna è anche Italians, per esempio. Ma
ce ne sarebbero un'infinità.
E non è la banalità della storia in sé. Io scrivo di cose di cui Poe c'ha
fatto 'nu bucchino e King continua a propinarci nel territorio del
Maine. Ma ciò non vuol dire che vado con la faccia tosta a chiedere l'
'appoggio'.
Mi dovete spiegare cosa ha di interesse culturale un film che parla di
una macchina Polaroid dannata? E io sono uno che va a dormire nei
castelli infestati dai fantasmi con la speranza di vederne uno e morire
felice.
Ci ho visto più significato in The Ring, quello americano, nella scena
in cui si inquadrano le varie stanze del palazzo di rimpetto nelle quali
ogni abitante, qualsiasi cosa stia facendo, è assorbito dalla presenza
della televisione. Quindi, futuri grandi registi che avete all'attivo
mezzo cortometraggio in cui si inquadra una banana fraceta per trenta
minuti, se volete fare la figura dei bucchinari metteteci qualche scena
che può evocare qualcosa.
No, quelle con le pucchiacche depilate non vanno bene. Quelle sono per
il festival di Cannes (oh, la maggior parte dei film presentati tiene o
uno che spinge da dietro di cui si vedono i peli del culo o una che va camminando per la casa a patana a
l'aria).
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