giovedì 7 marzo 2013

Parliamo di videogiochi, che è meglio

Ho l'abitudine, per prendere sonno, di caricarmi sul lettore mp3 una voce. Niente musica, solo il ciarlare di qualcuno. Spesso uso i racconti di Gianfranco Marziano, anche se, nonostante li abbia imparati a memoria, è capace che resto ad ascoltarne un bel po' e pretendo di finirli. Col rischio di fare una nottata chiara chiara.
Ultimamente, però, mi capita di caricare qualche file audio (convertito dal video) preso da Youtube. In particolare da "Parliamo di Videogiochi".
E' un gruppo di ragazzi che si diletta a chiacchierare, recensire, jastemmare sul mondo videoludico e non. "E non" perché uno dei video più recenti parla di giochi da tavolo, quindi trattano del mondo ludico in generale. Comunque, un nugolo di videogiocatori che ha deciso di metterci la faccia e provare a raccontare, a modo proprio, di leggende paurose che ruotano intorno al mondo videoludico, giochi di pessimo gusto o brutti e tanto altro. E poi, ci sono i gameplay.
Ecco, a questo volevo arrivare. Ce ne sono alcuni riguardo le mod di Half Life 2, per esempio, che mi divertono e che uso spesso per prendere sonno.
No, non è una critica, la mia. Sono sincero: mi conciliano la dormita come poche cose al mondo.
Semplicemente perché li sento ridere, scherzarsi addosso l'un l'altro, con la stessa passione che mettevamo io e altri sfessati come me mentre giocavamo ad Unreal Tournament 99 (che ho ancora installato. Per cui, chi volesse farsi trapanare un buco all'altezza del perineo, mi faccia sapere. Per dire). Sarà che mi ricordano tempi meno frenetici, sarà la loro genuina allegria.
Non è nessuna marchetta pubblicitaria: loro sono partner Youtube, io sono un videgiocatore (ora, quando ho tempo. Sono rimasto però un Commodorista sfrenato e un Amighista senza limiti) e ve ne sto parlando come posso fare al pub con gli amici. A me nulla entra in tasca.
Anzi, a esser sincero sì: se ciò può fare pubblicità, ci guadagnerei qualche sorriso in più e il prossimo video ricco di ilarità.
...ehm, un appunto: NON METTETECI LA MUSICA, NEI VIDEO! Pe ppiacer!

Parlate di videogiochi. Che di questi tempi, mi sembra la cosa più seria da fare.

mercoledì 6 marzo 2013

Anm (e chi t'e bbiv) Napoli

Fuori c'è un vento che ti porta via e una pioggia che ti allaga le scarpe. Se poi acchiappi vento + pioggia ti viene in mente la buonanima di Mario Merola che ti paccheréa.
Mi sono venute in mente le mattinate ad aspettare il pullman per andare a seguire i corsi dell'università. Quando faceva caldo, ti si piantava addosso l'odore delle scelle pezzate che quando arrivavi in facoltà ti chiedevano "ah, tua mamma oggi ha preparato la bolognese?".
Quando faceva freddo, come oggi, era cazzo che aspettavi ore e ore e ore senza sapere QUANDO sarebbe passato il mezzo e, arrivati a un certo punto, SE. Dove aspettavo io il bus non c'era il cartello elettronico, quindi l'attesa era a sentimento.
Ogni tanto c'era qualcuno che passava in automobile e ti avvisava di un incidente che aveva intasato il traffico, che una strada era crollata, oppure dello stesso pullman fermo sul ciglio della strada perché senza benzina/il motore era guasto/l'autista era sceso a fare marenna (e su quest'ultimo caso non scherzo, ma questa è un'altra storia).
Tu jastemmavi e te ne andavi a piedi.

Ora con le nuove tecnologie siamo sì regrediti perché per il 75% della popolazione "nuova tecnologia" è sinonimo di "vibratore che ora ha doppia testa così si può sollazzare anche l'ano in contemporanea", ma ogni tanto c'è qualcuno che le usa per scopi filantropici. E, ancor più di rado, gratuitamente.
Sto parlando del profilo pubblico di Facebook di Anm, l'azienda dei trasporti pubblici di Napoli.
Basta cliccare "mi piace" sulla loro pagina e si è avvisati di ogni variazione di percorso, di qualsiasi ritardo dei mezzi e, fatto grandioso, si può richiedere l'esatta posizione di un pullman per capire se è meglio farsela a piedi o aspettare. Anche di cose non dipendenti dall'azienda, tipo l'inizio e la fine di un corteo, per esempio.
In tempo reale, sempre disponibili, celerissimi.

Io ne faccio abuso, ma non per le informazioni live, ma per i commenti degli utenti.
Noi siamo napoletani: popolo pazzerello, che si arrangia, dal chitammuorto facile.
Davvero, vi invito a iscrivervi perché la gente si sfoga proprio su quelle pagine. Credo che molti commenti offensivi vengano cancellati subitanei, quindi a come li trovate.
Vi lascio qualche esempio:

Carmine B.
"Sto da 40minuti aspettando c12 a via consalvo .....mo vado a chi la visto"
[passando passando, io farei una capatina pure a scuola, magari italiano oggi non interroga ma spiega]

Anm
"la linea C88 momentaneamente sospesa"
Guido G.
"eh o cazz"
[questo è un classico che difficilmente riuscirete a beccare, perché subito lo cancellano. E' come andare in Nuova Zelanda e ingarrare a vedere un Kiwi bruno durante le ore del giorno: probabilità scarse, ma quando succede potrete morire felici, poi]

Anm
"
buongiorno, abbiamo qualche difficoltà tecnica di aggiornamento della pagina f.b. stiamo risolvendo il problema. Ci scusiamo per i disagi."
Angela G.
"problemi, solo problemi...privatizzazioneee!"
[giustamente, uno sta parlando di un problema tecnico ALLA PAGINA DI FB e c'è chi suggerisce la privatizzazione dell'intero organigramma dell'Anm. Giusto, coerente. Poi però non ti meravigliare che se aspetti il pullman e ti riconoscono non solo quando arriva non ti aprono la porta ma con le ruote davanti ti schizzano pure la fanghiglia per faccia]


Anm
"Le linee filoviarie stanno riprendendo il loro regolare servizio"
Piergianni M.
"
azzzz corriamo a prendere il buss prima che succede qualcosa...."
[qui non so come faccia il gestore della pagina a non rispondere: "si avvisa che la mamma di quello spiritosone di Piergianni ha ricominciato a fare i chinotti a 5 euro"]


e potrei andare avanti all'infinito.

Mo, a parte gli scherzi, il servizio mi sembra un ottimo punto di riferimento per chi sta sotto la pensilina a ghiacciarsi e vuole capire se prima o poi tornerà a casa. Almeno è qualcosa, e quel qualcosa è pure gratis.
Io, intanto, a ogni nuovo post dell'Anm attendo i commenti sotto. Altro che Zelig.

Città della Sciemità: quella doveva bruciare

Mentre tutti si piangono Chavez, chi si gioca lo stipendio sulle coalizioni politiche e sulla nazionalità del prossimo Papa, io penso a Città della Scienza.
Se mi permettete una romanticheria, quando ho visto le foto del complesso bruciante mi è venuto un tuffo al cuore. Un po' perché mi ricordo i giri da piccolo con la scuola (prima elementare, poi media) e quelli da grande (tra i tanti, quello durante la mostra sugli insetti); soprattutto perché, come ha scritto la mia amica Chiara: "noi a Napoli due-tre cose tenevamo buone".
Non mi interessa parlare dei motivi dell'incendio. Non è questo il punto che voglio analizzare.
Motivo casuale: una struttura così grande priva di un tecnico che ogni tanto andava a fare i controlli?
Motivo doloso: idem, sostituendo "tecnico" con "sicurezza".
In entrambi i casi, c'era bisogno del controllo umano. Quindi, anche del VOLERE umano.
Ora, fatemi aprire le parentesi perché i ciucci sono in agguato con l'arraglio facile: sarebbe ingiustificabile un gesto del genere, se voluto. Sempre, in ogni caso, rimane un gesto folle.
Posso chiudere le parentesi, umanoidi col pensiero asinino? Ok.
Ora, gira voce che sono passati mesi e parecchi addetti ai lavori della Città non hanno ricevuto lo stipendio. Mi metto un attimo nei panni loro, nei panni di quello che staccava i biglietti all'ingresso, per esempio, che tiene le cambiali che gli escono dalle tasche, che guarda gli altri genitori portare i propri figli a spasso nel plesso, che lui non può farlo perché deve prima pensare al piatto in tavola e se chiede di essere pagato dall'alto gli rispondono "pensa a lavorare, perché in questo periodo di crisi già è assai se tieni un lavoro, vorresti pure essere pagato?" *.
Unisci più persone che stanno con l'acqua alla gola, che si ritrovano tra le mani il potere di stravolgere una struttura del genere, che non hanno nulla da perdere. Perché, capiscono la crisi e tutto quanto, però da statistiche 350 mila visitatori all'anno la Città li faceva. E non parlo degli sponsor e di tutto il resto, sennò la lista degli introiti aumenta a dismisura. Tanti introiti, e non ci escono gli stipendi?
Come dicevo, non è questo che voglio criticare, anche se un po' l'ho fatto e chissenefotte, qua il pallone è il mio e gioco come dico io.

Lo sapete meglio di me: Facebook - oltre a essere un vespasiano sperduto in mezzo al bosco: tutti, vecchi e giovani, stitici e diarroici, lo usano, in ogni momento della giornata, ma nessuno va mai a buttarci la candeggina dentro - è un ottimo mezzo per far viaggiare alla velocità della luce le notizie. Così ho visto le prime foto, e poi mi sono informato come meglio potevo.
Però Facebook, oltre che far viaggiare alla velocità della luce le notizie, rimane sempre il vespasiano in mezzo al bosco.
Sotto alle foto dello scempio, oltre alla sequela di "che peccato", "bastardi!", "un pezzo di Napoli che muore" c'erano dei commenti che se ci ripenso mi viene il prolasso mentale.
Ora, e qui c'è da specificare ancora una volta sennò oggi pure m'appiccico co' qualcuno e nun tengo 'a capa, si possono fare le battute su ogni argomento. Anche su un caso del genere. Lo chiamano "black humour", è difficile farlo, bisogna essere portati per usarlo al meglio. Anche se pure a me qualche argomento non fa ridere, so che fa parte del gioco e mi devo chiavare la lingua in culo. E so che in molti non lo capiscono affatto, vedi la foto di Jo Monaciello sull'arcangelo Michele e la città più bella del mondo e Juve merda.
Ma una cosa è l'umorismo ben costruito, una cosa è la scimità galoppante:

"Maronn! Me penzav ch'er l'Arenile che se stev appicciann!" [oddio, mica uno poteva andare a ballare in un'altra tra le migliaia di discoteche che ci sono a Napoli! E comm se facev, sinò!]
"Una spesa in meno per il mezzogiorno" [questi sono gli stessi che fino a ieri facevano il cambio valuta lira-euro con la calcolatrice in mano e mo sono diventati esperti dello spread]
"Ma che ce ne fooott!" [visto che una volta si portavano le stronzate di Drive-In buttate a schiovere, mo ci sono quelle di Made in Sud, perché nuje simm r'o sudd, 'e capit frat'a mme?!?]

e mi fermo qui sinò m'avota 'o stommaco.
Poi dice perché a Napoli dovrebbe ritornare il re.
Ma solo dopo una bella passata di Agente Arancio.



* fidatevi, ho avuto modo di conoscere gente che, se fosse per loro, uno dovrebbe ringraziare la Madonna tutti i giorni leccando il pavimento perché ha la possibilità di lavorare, possibilità intesa come fare qualcosa, di non stare con le mani in mano, di tenersi impegnati. Ma hai voglia a spiegare a questi grandi menaggèrr che "lavorare" significa "io mi tengo impegnato PER TE, tu devi cacciare i soldi PER ME" e non "beneficenza".