giovedì 10 aprile 2014

Fatica - the series

Fatica.

"Stai sempre lavorando là?"
"Certo! Ora sono Uanasgheps Manager del Pirishox Marketing!"
"Ma nun faticav'addu Zara a part-time?"
"Sì, ma le mansioni hanno un nuovo nome"

Infatti, all'Asìa dicono che da quando si chiamano Operatori Ecologici non sentono più l'odore d'a munnezza.
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Fatica - 2nd part.

"Embè, che lavoro fai?"
"Ma guarda, ora sono Spurtusielling del Marketing"
"Eh, agg capit, ma tecnicamente come funziona la tua giornata?"

EVENTI POSSIBILI:
A) Continua a ciarlare con parole anglofone, terminando la frase col sempreverde "del Marketing";
B) Sbatte le palpebre componendo in segnale Morse "non - posso - parlare - ho - microspia - addosso";
C) All'improvviso risponde al cellulare che non ha suonato/non ha vibrato/era spento, e scappa via, promettendoti, due ore fa, che sarebbe tornato a breve.

Amico caro, potevi usare pure la D) "Nun 'o saccio, fratè, ma me pavano" e avevi la mia totale stima e ci usciva pure una birra. Perché sono un signore, afammocc.
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Fatica, the third.

"Antò, credimi, visto che non sto lavorando non solo ho il problema economico ma me romp'o cazz'e sta tutto il giorno tutti i giorni senza fa' niente."
"Evvabbuò, mandami il curriculum che lo giro dove lavoro io."
"Ua, Tonì, grazie assai. OH, PERO', SIA CHIARO CHE NON VOGLIO FATICA' NEL WEEKEND: IO 'O SABBATO E 'A DUMMENECA M'AGGIA ARREPUSA'!"

Mio caro, se dal lunedì al venerdì sei in panciolle... 'o sabbato e 'a dummeneca a che t'e arrepusà, r'a uallera che nun t'affossa?
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Fatica - IV.

"Poi gli ho dato piena disponibilità tutti i giorni, però tra sabato e domenica ci dobbiamo mettere d'accordo."
"Ma comm'è?"
"No, Antò, se ci sta un anticipo o un posticipo del Napoli che se fa?"
"Ma over faje?"
"Antò, avrà apprezzato la sincerità, perché si è messo a ridere e mi ha detto 'guardi, sicuro la contatteremo a breve' quando mi ha salutato."

Azzò. Sicuro, proprio. Mo quanti anni sono passati che stai aspettando la risposta?

mercoledì 9 aprile 2014

La birra fatta in casa è sicuramente mej'e te

Non è ancora arrivato il momento, ma quando la stampa italiana si renderà conto del boom che sta avendo l'homebrewing, ovvero l'Arte di farsi in casa la birra (sì, è un'arte, mica cazzi per qualunque mazzo), si inizierà a dire "la birra fatta in casa fa malissimo: a un giovane birraio è scoppiata una bottiglia da 33 cl per faccia".
Premesso che è un anno che faccio birra in casa perché la mia agrodolce metà ha visto che leccavo lo schermo del monitor quando aprivo siti specializzati in materia e mi ha regalato il kit a Natale scorso, la questione mi tocca da vicino.
Di tutti i tipi l'ho fatta, la birra, e tra poco mi cimenterò nella realizzazione della birra All Grain.
[Sì, perché la birra o te la fai usando dei "kit" (ovvero buattoni con malto e luppolo già scassati dentro e pronti per l'uso), oppure gli ingredienti da zero (ovvero, la suddetta "All Grain").
Però, a meno che non sei Bolt, secondo me devi prima imparare a camminare e poi a correre. Ergo, partire dalla birra "da kit" mi sembra anche utile come test d'ingresso a questo cervogeo mondo fatato.]
E nemmeno una volta io e l'intera sfera di persone che hanno avuto il piacere di chiavarsi la mia birra in cuorpo hanno subìto patologie gastro-intestinali.

Detto ciò, voglio predire il futuro per un attimo.
Vi ricordate il boom della sigaretta elettronica?
Ci fu un periodo che pure i fumatori di gessolino arravogliato nelle salviette si resero conto del risparmio gargantuesco che poteva apportare la sigaretta elettronica.
Guarda un po', qualche giornaletto titolava "sigaretta elettronica pericolosa: rischio esplosioni".
E poi nell'articolo si raccontava di una tizia non ben precisata aveva messo sotto carica il suo sigarillo tecnologico in auto e le era deflagrato sul cruscotto.
Come dire che su millemila miliardi di pacchi di pasta che hai comprato, una ha fatto i pappici senza motivo.

E allora predico: prima o poi qualcuno dirà che la birra fatta in casa fa male.
E quindi sottolineo: quel qualcuno non ha idea di cosa voglia dire farsi la birra in casa.

Ora, sia chiaro: la mia non è una guerra contro le birre industriali. Fino a ora ne ho bevute in quantità industriali (pardòn per la ripetitiòn) e sono ancora vivo, sano e sicuramente più bello e priapo di prima (per quello forse sono le radiazioni, ma chissene).
Farsi la birra in casa è legale (D.Lgs 504 del 26/10/1995 - sezione III "Birra", art. 34) ma può costare tempo e una piccola spesa iniziale, perciò asserivo all'inizio del post che tale passatempo non è da tutti.
Ma, posso mettere la mano sul malto incandescente, il sapore (sì, anche quello del kit) è tutto un altro pianeta.
E se fate assaggiare la vostra birra appena fatta a chi si è sempre pigliato la birra Pagliarone del discount a 0,39 centesimi la cassetta da 24 lattine e che ha il coraggio di dirvi "sì, però si sente che è poco matura", la prossima volta mangiate tanti asparagi a pranzo, trattenetevi dall'andare in bagno, dopo 8-12 ore pisciate nella bottiglia da 66 cl, tappate col tappatore meccanico per tappi a corona e servite la cervogia bella fredda. Vedrete i complimenti che fioccheranno.

Lo so che lo sfizio di farsi le cose da sé è forte per tutti, quindi del 100% delle genti.
Di questo 100%, l'effettivo 50% è DAVVERO interessato (perché tra il dire e il fare c'è di mezzo "e il". Battuta vecchia ma che agli amanti della semantica o della grammatica tout court fa sempre piacere).
Il 20% per paura di fallire, per mancanza di inventiva, per incomprensioni con la mamma che lo vede comprare lo zucchero e il lievito e si pensa che debba fare il pane mascuotto, abbandona.
Rimane un bel 30%. Che almeno la prima volta ci prova. E posso assicurare che quel 30% tenderà a richiamare all'attenzione della cosa anche coloro i quali hanno lasciato l'intenzione ancor prima di cimentarvisi.
Come me. Che propongo, anche a quei quattro stronzi che hanno cercato su Google "Emma e Stefano e Belen triangolo a letto" e sono capitati qui (devo giurare che è vero o vi fidate che la gente su internet cerca cose assurde?), due canali Youtube per imparare a fare la birra.
Parlo di Youtube, video, cose da guardare e non da sfogliare, perché figuriamoci se uno che vuole fare la birra si mette a leggere tomi dall'aspetto inquietante e con formule chimiche astruse.
E qui mi sbaglio, con mio stesso piacere.
Perché chi vuole fare la birra si va a prendere le bottiglie vuote pure in culo al mondo, le sanitizza al limite dell' Igiene e Parassitologia e laboratorio (8 CFU) e si legge vagonate di libri, LIBRI, capite? Pure se alla domanda "qual è la cosa che ti piace leggere di più?" rispondono "le istruzioni per l'uso del test di gravidanza" (un'altra battuta, per far capire che c'è certa gente che legge giusto perché ha la necessità di farlo. Lo specifico di nuovo perché ultimamente, sarà la primavera, non so, pure quelli che definivo intelligibili tengono la capa per spartere le recchie).

Dicevo, due canali Youtube:
- BREWINGFRIENDS, di Salvatore Arnese;
- SGABUZEN HOMEBREWING, di Giovanni Iovane.

Io ho cominciato a fare birra prima di conoscere questi due canali, ma posso assicurarvi che la passione che Salvatore e Giovanni ci mettono e l'allegria con la quale sono montati i video fa venire davvero voglia di ordinare lo starter per fare almeno i primi 23 litri di nettare degli dei 'mbriaconi, anche a color i quali hanno dubbi sulla qualità e sulla modalità d'opera.

Cheers.
E buuurp, se siete romantici come me.

"E' difficile trovare un posticino caldo", disse chi teneva il culo nel camino

"Eh, ma quello è difficile trovare un posto da biologo, guarda me: io mi sto facendo il culo tanto e non ottengo nulla in cambio".
E no, grandissima latrina, non funziona così.
Se vuoi sfogarti, fa' pure. Io sto qua a sentirti con (dis)piacere. Però sottolinea pure il fatto che:
1) tuo padre è il presidente dell'associazione che tu screditi perché non ti paga. ORA, AL MOMENTO, IN QUESTO ISTANTE, non ti paga. Quando tuo padre butterà il sangue, la presidenza sarà tua per dinastia che manco in Korea ci sta 'sta selezione di geni. E se pure non dovesse buttare il sangue in tempo, credi che la benzina nel tuo SUV (tu che tieni tatuato "keep the environment safe" sulle pacche, tieni il SUV. Ok, t'appost), affiori così, per cause naturali, come Cynodon dactylon su un terreno brullo? Prima che cerchi su Wikipedia, è l'erba canina. Non dico assai, ma un Discovery Channel ogni tanto, pure per far vedere...
2) attendi per un dottorato al quale non hai manco partecipato e ti ci hanno menàto dentro, e per grazia divina hai superato la selezione senza manco presentarti al colloquio. Poverina ("latrina" è femminile, perciò poverinA), hai fatto la sghiava negra e dopo manco un anno ti arriva il posto che, uff, che palleeee!!!111!, devi ricoprire perché ti ci hanno messo senza (ahahah!!!) il tuo volere (AHAHAH!!!). Per soli 1500 euro al mese. Disdetta.
3) (la mia "latrina" preferita) "all'estero, via, subito, qua si vive male, il merito non viene premiato, all'estero dovevamo andare. Tu sei ancora in tempo, sei giovane, io invece..."... tu invece tieni la mia stessa età, quindi a rigor di logica sei giovane ("qua' giovane, 'stu cazz, io teng già 30 ann", cit.) quanto me e già coordini una task force di sfessati (appartenenti al punto 1 e al punto 2) che, stai sicura (granda latrina), ti faranno fare una figura di merda così ampia e profonda che manco l'Onorevole che tua madre/tua sorella/tua figlia piccola si è chiavato riuscirà a cancellare dalle menti di ogni forma vivente senziente.
...
Tutto ciò per dire che sto inviando curricula.
Buona giornata a tutti.