domenica 13 gennaio 2013

Paulo du Coelhoni

Leggere gli status in cui Bukowski viene mercanteggiato a uso Padre Pio a mille lire a foto mi fa venire l'acidità di stomaco.
Non perché nessuno ne può parlare, attenzione. Bukowski è una lettura che mi ha sempre tenuto compagnia, qualche volta mi ha affascinato, altre volte mi ha fatto girare le palle, ma sempre compagnia mi ha fatto.
Come se qualcuno parlasse di mio padre, sottolineando tavolta frasi di spicco. Non perché lui è mio padre e tu non ne puoi parlare poiché io ne sono figlio.
Però mi ruota lo scroto se tu di mio padre hai sentito solo storie, poche, non te ne sei mai curato e visto che ne parlano in tanti ti bagni le labbra con le cose che ha detto.
Ma Bukowski non è mio padre. Non lo è nemmeno Volo, manco Coelho. Direi "per fortuna", in tutti e tre i casi, anche se per motivi ben diversi.
Sapete, non è la mancanza di originalità che mi abbassa il pH dei succhi gastrici. Anche io ho pubblicato sui social network i link diretti a canzoni di varie epoche storiche. Non sono un musicista, non sarei capace a riprodurre un pezzo memorabile. Oddio, neppure una brutta copia cantata alla neomelodica maniera. Mi limito ad accompagnare alla condivisione un guizzo della mia mente.
Ma, tornando al senso di questo post, un aforisma è un pensiero. Sono parole, scritte o dette, ma sono parole. Incisive, blande, pur sempre parole.
E tutti sono liberi di attingere e, ahiloro, farsi belli incipriandosi con l'altrui beltade dialettica. Senza omettere giammai la fonte, sennò si rischia di fare la fine di Tonino con Gaetano.
Tuttavia (congiunzione preferita dalla mia collega Jenny), un consiglio spassionato: aggiungetela una cosa vostra - che non sia "uaaa, beeell!" e basta, please -, sforzatevi di essere in linea col pensiero dell'autore - meglio se, nel caso non lo siate, non pubblicare proprio una cosa non in linea col pensiero dell'autore -, fate capire che - e qui ci tengo a dirla a voce alta, 'sta roba - L'AFORISMA NON L'AVETE COPINCOLLATO TAL QUALE DAL SITO APPOSITO E L'AVETE CONDIVISO SENZA AVER MANCO SFOGLIATO UN CAZZO DI LIBRICINO/EBOOK/RACCOLTA ANTOLOGICA.

Perché? Ma perché se vai tirando bucchini da Battipaglia fin sul Matese, mentre tuo marito gioca coi vostri figli, per il sol gusto di assaporare diversi tipi di umori maschili non te lo puoi/devi permettere il lusso di condividere "le donne sono fatte per esser amate, non per essere capite" (Oscar Wilde).
Piuttosto, ti suggerirei: "Ogni donna la sua fortuna la possiede tra le gambe" (Honoré de Balzac).
Afammocc, aggiungerei.

3 commenti:

  1. Ahhh... quei bucchini sul Matese. Che donna indimenticabile...

    Lucio,pendolare Battipaglia-Matese.

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  2. "Le donne non sono fatte per essere amate, sono fatte per essere fatte."

    (cit.)Oronzo, poeta latrino.

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  3. Io avrei preferito un finale tipo: "Fatti non foste a viver come bruti... ma stu spiniell è pop potent!" di Jim Morrison

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