giovedì 2 maggio 2013

Primo maggio, io mi arraggio

La Festa dei Lavoratori è una vita che si festeggia. Si festeggia cosa? E chi 'o ssape.
Che festeggino quelli che il lavoro non lo vedranno manco col microscopio (citazione voluta), mah, non mi interessa; che lavorino quelli che non festeggiano manco durante le feste di Natale (dedica voluta), beh, fatti loro.
Non mi interessa nulla. Non sono ignavo. Sono semplicemente uno che non ama giudicare le azioni altrui. Sempre SE gli altrui non si lamentano delle conseguenze facilmente pre-calcolabili (cazziatone voluto).

Ciò che tutti chiamano col nome di Concertone (manco quello in cui Pino Daniele cantò con Giggidalessio a Piazza del Plebiscito avrei avuto lo scuorno di chiamare così) del Primo Maggio a Roma, quest'anno, da quello che ho [poco] visto, è stato un flop. Anche da ciò che mi hanno raccontato le persone che ci sono state, gente che ci va da secoli, ritornando sempre più triste, o forse più vecchia.
Ho avuto quella sensazione tipica di chi, a un funerale, caccia un'arancia perché per dieta è giunta l'ora dello spuntino e spande l'odore di agrume misto a incenso. Cioè, non fuoriluogo. Peggio: necessario perché si deve fare, indipendentemente dallo spazio e dal tempo. S'adda fà, si direbbe. Perché:

La presentazione by Geppy Cucciari (che, perdonatemi, ma proprio a pelle, mi sta sui coglioni. Somiglia a una che mi volevo chiavare, ma più brutta - io ho sempre adorato il cinema puorxploitation - e se possibile risulta ancora più antipatica del mio incubo erotico universitario) ha attirato più fischi di una zizzacchiona che ad agosto se la fa a piedi sulla Toscanella, col tanga rosso ben visibile sotto al vestitino bianco sudato.

La polemica del preservativo... guardate, ho letto [poco] questa notizia, ma la provocazione dove stava?
Mi sarebbe piaciuto vedere un preservativo pieno, il cantante con gli occhi da pazzo urlare "'sti giuvani d'oggi, jèttano 'o meglio!" e fare un unico sorso del nettare bianco e cremoso. Questa sarebbe stata una provocazione. Non so riguardo a cosa, ma di sicuro gli astanti o avrebbero vomitato o avrebbero succhiato. Uno spettacolo, in definitiva.
Nel 2013 ancora la provocazione del preservativo... ci sta gente che gira coi butt-plug con la coda di cavallo che si intravedono sotto i leggins, e stiamo ancora alla provocazione. Vabbuò.

Un fatto che mi ha lasciato così, stitico, è stata la cosa (A: composizione poetica? B: racconto breve? C: cacata? Vi dico che le quotazioni per la lettera C le danno a 1,02) che ha declamato il tizio che ha recitato in Boris. Quello coi capelli brizzolati, che impersonava uno dei tre sceneggiatori. Diceva tipo: sono all'incrocio, il semaforo è sempre rosso, ma se mi butto prima di quelli che vengono dalla Litoranea ma subito dopo quelli che vengono da Canalone è cazzo che ce la faccio, non piglio la multa, non mi accico, vafanculo ecc ecc.
Quando è finita 'sta cosa agghiacciante (perdonatemi di nuovo, ma io non ho colto la citazione sottile di... de... da... c'era una citazione, no?) mi sono chiesto: eccheccazzè? Dovevi dimostrare di essere un bravo attore? Ma, cazzo, in Boris mi hai fatto pariare, ti ho immaginato in altre situazioni in cui avresti spaccato il culo anche con sceneggiature MenO CritiChe e dIAfone e tu che fai? Apri la suddetta arancia nel bel mezzo di un funerale gretto e fumoso?
Capisco che esiste una cosa chiamata "mutuo", ma chemmaronna...

Mi fermo qui, davvero, non voglio infierire ulteriormente. C'è gente che ci tiene e mi spiace mettermi anche io sulle spalle. Già tengono questa croce pesante.

Però.
Però. Il motivo per cui ho deciso di mettere mano alla tastiera non è successo a Roma, ma a Napoli:

Se dovessero cancellare il post, eccolo.
da Misembro Dylanthomas, Giovedì 2 maggio 2013 alle ore 16.31

Ho accompagnato La band aldolà chivalà a Bagnoli 
per il concerto del primo maggio a città della scienza.
Sono le 17:30 si respira aria di festa,ci viene detto che abbiamo 
a disposizione 10 minuti, saliamo sul palco parte il primo pezzo, tutto bene.
Secondo pezzo, dalla prima fila c'è qualcuno che si sbraccia chiede la parola,
Aldo non è esattamente un attivista politico,è un performer,
spesso nei suoi live interagisce col pubblico. In pochi secondi decide di scendere e cedere il microfono a chi chiedeva istanza.

Mentre la base musicale continua a scorrere la persona 
(un cassaintegrato la cui cassa integrazioe tra 2 mesi andrà in deroga) 
inizia a spiegare quasi "rappando" la sua disperazione e i suoi problemi nel microfono.
Sul palco (dove mi trovo io lato mixer) scoppia il putiferio, direttore di palco, presentatirce e dirigenti
chiedono, paonazzi in viso, l'immediata sospensione della performance.
Passano pochi secondi ed i nostroi canali vengono chiusi, mutati.Fine della storia.
Il disperato viene allontanato dai gorilla dei sindacati
viene portato fuori dall'area e cacciato (in un festival ad ingresso libero!)
Ci cacciano dal palco, una volta arrivati nel backstage veniamo redarguiti verbalmente dalle dirigenze dei sindacati con frasi del tipo :
" non vi dovevate permettere, se siete quì a suonare è grazie ai sindacati, siete d'accordo coi centri sociali, era tutto preparato."
Verrò a sapere poi che è stato detto( minacciando perchè è impossibile)  all'agenzia che ha portato la band nel contest che non verrà pagata l'esibizione.
Dopo un'ora arrivano i manifestanti e tutto il resto è storia.
E' solo una croncaca amici, a voi le considerazioni.

E' questa la cosa che mi fa incazzare. Il barraccone che è diventato il Primo Maggio. Che, ricordo, viene tanto decantato come la Festa dei Lavoratori.

Se vai in chiesa e durante i gorgheggi del coro gridi "Alleluia!", ti pigliano a pietrate senza sapere chi è senza peccato? Non mi risulta.
Se tutto lo stadio è pervaso dalla "canzone di Maradona" e tu azzardi un "forza Napoli!", ti lanciano come fumogeno e la squadra piglia tre giornate di squalifica? Non mi risulta. A meno che non sbagli tribuna.

Forse, ho sbagliato. Avrò capito io male.
Il disperato non ha gridato "viva l'Italia!", non ha elogiato la madre che non gli dà da mangiare, non ha intimato "Di più! Di più!" al maniaco sessuale che glielo sta mettendo in culo, non ha cosparso le sue ferite di sale mentre un lupo gli sta divorando le carni.
Ha pensato "è la Festa dei Lavoratori? Se permettete...". E ha sbagliato.
Ma no, ma sì ppazz? E' la Festa dei Lavoratori. Ma, oh!, guai a parlare di lavoro.
E allora, un consiglio per l'anno prossimo. Chiamatela direttamente "Festa", questa ricorrenza.
Se qualcuno chiede "di cosa?", voi ditegli "ma che te ne fott, è Festa".
Tanto.

3 commenti:

  1. uniche parti salvabili del concertone romano: Elio e le storie tese e Gazzè. Il resto poteva benissimo bruciare tra le fiamme dell'inferno

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    1. Il problema è che non puoi ascoltare un artista solo e il resto abbandonarlo. T'e sta llà fin'a fine.
      E, secondo me, non vale proooprio la pena.

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    2. Ma poi si sono mangiati Cristiano De André ed è finito con Capossela a festa di paese. Chi è rimasto ha pure avuto un caciocavallo all'uscita.

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